Mancano pochi giorni all’inizio dell’avventura olimpica di Pechino. L’evento avrà inizio l’8 agosto con l’inaugurazione che vedrà sfilare tutti i paesi partecipanti alle rassegne sportive. Ci sono però personaggi di importanza politica, che vorrebbero che i nostri atleti italiani disertassero la sfilata per manifestare una forte presa di posizione contro la Cina.
La diatriba è nata negli ultimi mesi, dagli scontri fra monaci tibetani e cinesi, dove molte immagini e filmati sono stati censurati dalla Cina, per non compromettere la propria immagine e quella dei giochi. In queste ultime ore si è dichiarata a favore di un boicottaggio la ministro della Gioventù Meloni, la quale ha dichiarato: “Ognuno ha una responsabilità e tutti quelli che rappresentano l’Italia, compresi gli atleti, sono lì in rappresentanza di una democrazia che si basa su dei valori fondanti. Il presupposto di questi Giochi era quello di smuovere la coscienza della Cina in merito ai diritti umani, ed invece non si è messo nulla, anzi, il problema sembra dimenticato”. “Non solo gli atleti, ma anche i tifosi dovrebbero ricordare lo spirito olimpico nelle interviste; poi ognuno è libero di scegliere la forma che ritiene più opportuna, compresa quella di gesti più forti, magari anche quello estremo di disertare la cerimonia di inaugurazione dei Giochi”.
Dopo queste prime dichiarazioni un po’ forti, la stessa Meloni ha smorzato i toni: “Boicottare? No, basterebbe un gesto”. “Chiedo a chiunque si recherà in Cina per le olimpiadi, atleti e tifosi, di fare un qualunque gesto e dire la loro”.
In aiuto della Meloni è intervenuto il senatore del Pdl Maurizio Gasparri, il quale ha aggiunto: “Il gesto dell’atleta tedesca Imke Duplitzer, che ha annunciato di non prendere parte alla cerimonia inaugurale per protesta, sia da stimolo agli atleti. “Si tratterebbe di un gesto simbolico, per ricordare a tutti l’importanza fondamentale dei principi di pace, democrazia e libertà”. “Anche in queste manifestazioni di dissenso, come già avvenuto in passato, si può esprimere sostegno e solidarietà alle popolazioni che vedono soffocata la propria libertà”.
Contro le due posizioni di Gasparri e della Meloni, si schiera Fini esprimendo l’idea che un boicottaggio ai Giochi olimpici non ha mai funzionato ne portato a niente. E aggiunge Bossi: “Sono andati fin là, evidentemente vogliono sfilare. Mi sembra un po’ ipocrita che uno vada là per manifestare dissenso”.
L’ex ministro dello sport Giovanna Melandri attacca il governo, affermando che “è stato richiesto un gesto politico agli atleti che, semmai, doveva fare il governo”. “La cerimonia inaugurale è il simbolo della fratellanza, il simbolo della tregua sportiva, è una sciocchezza chiedere ai nostri atleti di non parteciparvi”.
Le opinioni ed i punti di vista impazzano alla vigilia dei Giochi; vedremo l’8 agosto come si comporteranno gli sportivi, italiani e non.
La Redazione.
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